Oggigiorno tutti noi curiamo maggiormente la nostra dieta alimentare, prestando un’attenzione diversa rispetto al passato. Questo ci ha portato a introdurre nuovi alimenti nella nostra alimentazione: cibi di altre culture sono entrati a far parte della nostra dieta quotidiana, arricchendo la nostra cultura gastronomica. Queste novità riguardano anche uno degli ingredienti base e irrinunciabile: la farina. Quindi oggi conosciamo la farina di segale, di cocco, di avena, di kamut, di riso ecc.

Ma facendo un passo indietro, molto spesso non conosciamo la semplice differenza tra semola e farina, né le caratteristiche dei due ingredienti. In questo articolo cerchiamo di fare chiarezza, spiegando differenze e utilizzi in cucina.

Differenza tra semola e farina: scopriamola insieme

Come detto, non tutti conoscono cosa distingue un ingrediente dall’altro, e spesso si fa confusione. Invece semola e farina sono due cose molto diverse: attraverso il termine semola si indica la farina ottenuta dalla macinazione del grano duro, mentre il termine farina indica il prodotto ottenuto dalla macinazione del grano tenero.

Per comprendere meglio, soffermiamoci sul tipo di coltivazione di questi due elementi: il grano duro è un frumento che deriva dall’incrocio di due specie selvatiche e si coltiva sin d’antichità. Il grano tenero, al contrario, si ricava dall’incrocio di una specie di frumento selvatica e una specie coltivata.

Altro elemento che differenzia la semola dalla farina è la dimensione. La farina, infatti è di dimensioni finissime, mentre la semola ha una filigrana più granulosa. In commercio troviamo tre tipologie di semola: la semola rimacinata, la semola e la semola integrale. Le tipologie di farina invece sono ben 5: la farina integrale, la tipo 2, la tipo 1, la tipo 0 la tipo 00.

Le differenze in cucina

La differenza semola e farina si riflette anche nelle ricette culinarie. Nella tradizione culinaria italiana la farina è utilizzata per dolci, panini e in generale per tutti quei prodotti che necessitano una lievitazione medio-lunga. Si sceglie la farina per i prodotti da forno perché essa contiene una maggiore percentuale di glutine.

La semola, al contrario, viene prediletta per la preparazione di pasta: essa infatti è più compatta e riesce a trattenere meglio i sughi e i condimenti in generale.

Fino a qualche decennio fa si preferiva utilizzare la farina: il suo utilizzo era molto abbondante negli anni 80. Negli ultimi anni, invece, si preferisce utilizzare un prodotto meno raffinato: una maggiore sensibilità verso l’alimentazione sana fa preferire la semola, non solo per la pasta ma anche per i dolci.

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